Arriva Rabbit, il nuovo dispositivo che punta a rendere l’intelligenza artificiale alla portata di tutti e accelerare vertiginosamente il cambiamento di come gli uomini si interfacciano con le macchine. Si sta passando velocemente da scrivere a parlare e Rabbit potrebbe essere un grande acceleratore… forse!
Il CEO di Microsoft Satya Nadella dice “Una delle dimostrazioni più impressionanti che abbia mai visto dopo il lancio dell’iPhone da parte di Steve Jobs“. Io non sono d’accordo e dopo ti spiego perché…

rabbit nuovo dispositivo intelligenza artificiale

Cos’è Rabbit?

Rabbit è un dispositivo portatile quadrato (78 X 78 X 13 mm) con funzionalità basate sull’Intelligenza Artificiale, di colore rosso-arancione (precisamente RAL 2005 arancio brillante), grande quanto un blocchetto di post-it. Progettato da Rabbit Tech in collaborazione con l’azienda svedese Teenage Engineering, è un sistema LAM (Large Action Model così lo chiama il produttore). In pratica Rabbit è in grado di comprendere le richieste, interfacciarsi con altri siti e operatori e svolgere attività in modo autonomo. Ecco perché lo chiamano modello di azione di grandi dimensioni, perché sa fare molte cose. L’obiettivo principale di Rabbit è creare un computer intuitivo che non richieda capacità particolari per usarlo.

smartphone killer?

Rabbit prova a slegarsi dai tradizionali sistemi operativi basati su app per adottare un approccio basato sul linguaggio naturale. Diciamo un evoluzione di ChatGPT con funzioni anche fisiche. Ho cercato informazioni e dettagli su tutti gli aspetti su prezzo, caratteristiche (trovi la tabella riepilogativa in fondo), funzioni, alcune riflessioni doverose sul marketing, sul marchio e sul modello di business. Ti dico subito come la vedo? Farà la fine del Tamagotchi abbandonato in un cassetto, con la batteria che non tiene più la carica. Ma vediamo come si usa…

Come si usa Rabbit

Come funziona Rabbit? In ottica di intuitività, basta premere il tasto laterale e parlare, push-to-talk come si faceva con i vecchi Walkie-talkie. Puoi fare domande, impartire compiti, chiedere soluzioni ad un problema e l’intelligenza artificiale inizierà immediatamente a elaborare la richiesta. A detta dei costruttori in meno di 500ms (diciamo il tempo medio di risposta di sito internet veloce). Altra possibilità è utilizzare la funzione touch dello schermo ed eventualmente digitare sulla tastiera che apparirà a schermo (esattamente come i cellulari touch dall’avvento di Iphone in poi). La tastiera ovviamente sarà minuscola, visto che il display è meno di 3 pollici. Appena dato il comando il sistema “intelligente” di Rabbit cercherà una soluzione o una risposta al tuo problema. Ma quali problemi può risolvere Rabbit?

A cosa serve Rabbit

Parte delle funzionalità sono già note agli utilizzatori di smartphone che possono prenotare un Uber, cercare la situazione meteo di una località, ascoltare una canzone e ordinare una pizza, direttamente dallo smartphone. La particolarità di Rabbit è che puoi fare tutto a voce e non avrai un’app specifica per ogni azione, ma un unico interlocutore vocale. Questo è molto interessante, ovviamente, ma all’atto pratico, quando ordini una pizza, quale pizzeria contatta? Come la contatta? Ha scelto lui o hai scelto tu? La tua pizzeria preferita è preparata a ricevere ordini da Rabbit? Come avviene il pagamento?

Queste riflessioni mi sorgono spontanee visto che lavoro come consulente marketing per aziende di vario genere e uno degli scogli attuali è l’integrazione, l’apprendimento e l’investimento per automatizzare e integrare nuove tecnologie. Far dialogare app e portali, prenotazioni e gestionali, ecommerce e magazzino, ecc. Eppure nella presentazione, il fondatore di Rabbit prenota un Uber e ordina una pizza in diretta… sembra tutto ok, pochi secondi e riceve conferma (ovviamente non abbiamo visto arrivare Uber e tantomeno la pizza, una singola pizza marinara pagata  24 dollari, ma vogliamo fidarci). Torniamo alla presentazione.

Presentazione di Rabbit R1 da parte del fondatore Jesse Lyu.

La presentazione video ha fatto circa 5 milioni di visualizzazioni in 2 settimane. Relativamente poco nell’era di internet. Il video può sembrare evocativo, in stile Apple, promettendo una rivoluzione, ma andiamo oltre l’entusiasmo iniziale e chiediamoci se Rabbit fa davvero qualcosa di nuovo, o se si tratta semplicemente di una ripetizione di ciò che il tuo smartphone può già fare gratuitamente.

2 dispositivi

Una delle affermazioni chiave di Jesse Lyu è che Rabbit è progettato per essere un complemento ai telefoni esistenti e non per sostituirli. Apprezzo l’onestà intellettuale. Questa affermazione solleva domande importanti: chi vorrebbe portare con sé due dispositivi quando i telefoni cellulari continuano a migliorare e hanno già sostituito fotocamere, lettori mp3, tablet e altro ancora? Dobbiamo considerare attentamente se Rabbit è davvero una comodità o se sarà solo un capriccio del 2024.

Resistenza al Cambiamento

Uno dei principali ostacoli che Rabbit deve affrontare è la resistenza al cambiamento. Gli esseri umani tendono ad attaccarsi alle loro abitudini e ai dispositivi a cui sono abituati. L’idea di dover abbandonare il proprio smartphone a favore di un nuovo dispositivo potrebbe non essere accolta con entusiasmo da tutti.

Tuttavia, Rabbit cerca di affrontare questa sfida posizionandosi come un dispositivo intuitivo che riduce al minimo la curva di apprendimento. Non dovresti dover imparare nuove abitudini o interfacce complesse per utilizzare Rabbit R1 (il nome del primo modello che uscirà). Questo potrebbe essere un punto di forza per chi è preoccupato per la resistenza al cambiamento.

missione semplicità

Il cuore della missione di Rabbit è la semplicità. Vogliono creare un computer così intuitivo che non richieda alcun apprendimento specifico per utilizzarlo. Immagina di poter accedere a informazioni e servizi senza dover navigare tra app complicate o imparare comandi complessi, ma semplicemente chiedendo come faresti a una persona. Questo è ciò a cui Rabbit aspira.

Problemi con i dispositivi mobili attuali

Per comprendere appieno il valore di Rabbit R1, è importante riconoscere le sfide presenti nei dispositivi mobili attuali. I nostri smartphone, sebbene potenti, possono essere complicati da utilizzare a causa della proliferazione di app e delle interfacce complesse. Oggi devi usare un’app per ogni funzione. Rabbit R1 cerca di affrontare queste sfide abbracciando un approccio basato sul linguaggio naturale, consentendo agli utenti di comunicare con il dispositivo in modo più intuitivo.

La Soluzione di Rabbit: evoluzione di ChatGPT

Rabbit R1 è molto di più di un assistente vocale. Sfrutta il Large Action Model (LAM) per tradurre le intenzioni umane in azioni concrete. Questo significa che Rabbit può fare molto di più rispetto a un assistente vocale tradizionale. Con Rabbit, puoi chiedere al dispositivo di svolgere compiti complessi, pianificare viaggi, tradurre in tempo reale e molto altro ancora. È un’evoluzione di ChatGPT che combina potenza di calcolo con intelligenza artificiale per offrire un’esperienza tecnologica avanzata.

Tecnologia di Rabbit R1

Utilizzando la tecnologia Perplexity AI, Rabbit R1 fornisce risposte precise in tempo reale alle query degli utenti, combinando modelli AI propri e di terze parti come Google Gemini, Mistra 7B, Claude 2.1 di Anthropic e GPT-4 di OpenAI​​. Sostanzialmente cerca di utilizzare il meglio delle Ai presenti sul mercato oggi e impacchettare il tutto in risposte facili per l’utente.

  • Google Gemini: Google Gemini è una potente tecnologia di intelligenza artificiale sviluppata da Google che si distingue per la sua capacità di elaborare dati complessi e fornire risposte avanzate in un’ampia gamma di contesti.
  • Mistra 7B: Mistra 7B è una soluzione di intelligenza artificiale avanzata di Mistra AI che si concentra sull’ottimizzazione di processi aziendali, offrendo analisi approfondite e raccomandazioni per migliorare l’efficienza operativa.
  • Claude 2.1 di Anthropic: Claude 2.1 è un modello di apprendimento profondo sviluppato da Anthropic, noto per la sua capacità di comprensione del linguaggio naturale e di adattarsi in modo dinamico alle esigenze dell’utente.
  • GPT-4 di OpenAI: GPT-4 è la quarta generazione del celebre modello di linguaggio generativo di OpenAI, noto per la sua straordinaria capacità di generare testo coerente e comprensibile, oltre a offrire una comprensione avanzata del contesto e del significato.

Sistema operativo di Rabbit

Rabbit R1 si basa su Rabbit Os, che è una sorta di accesso a determinate applicazioni tramite un portale web. Da una pagina web chiamata Rabbit Hole, si può accedere ai propri account su Amazon, Spotify, Uber e toccando uno di questi link verrà chiesto di fare l’accesso dando a Rabbit il permesso di eseguire azioni per conto vostro, usando i vostri account.

La Rabbit Tech sostiene che non memorizza le credenziali degli utenti di servizi di terze parti e l’utente è libero di disabilitare l’accesso di Rabbit Os in qualsiasi momento e cancellare tutti i dati memorizzati. Io non ci credo…

Possibilità (quasi) infinite

Le funzionalità di Rabbit R1 sono sorprendentemente varie ed estese. Immagina di poter pianificare un viaggio senza dover cercare su decine di siti web diversi. Rabbit può farlo per te. O magari hai bisogno di tradurre una conversazione in tempo reale mentre sei all’estero. Rabbit ha pensato anche a questo. Dalla preparazione di piatti a basso contenuto calorico alla gestione dei documenti, Rabbit è lì per semplificarti la vita. Ma c’è di più…

Schermo Touch Screen e “rotella” analogica

Il Rabbit è dotato di uno schermo touch screen, che rappresenta uno dei modi principali in cui gli utenti interagiscono con il dispositivo. Questo schermo è altamente reattivo e consente agli utenti di toccare, scorrere e selezionare le opzioni con facilità. È come avere un piccolo tablet a portata di mano. Ma c’è di più…

Rabbit presenta anche una caratteristica unica: la “rotella” analogica. Questa rotella funge da strumento di navigazione aggiuntivo, consentendo agli utenti di scorrere e selezionare in modo ancora più intuitivo. È un dettaglio di design intelligente che aggiunge un tocco di praticità all’esperienza utente. Anche in questo caso, come per i mouse a rotella di una volta, sorge spontanea la domanda sulla durata, la manutenzione e la sensibilità… L’unica maniera per valutarli sarà usarlo e lasciare feedback all’azienda.

rabbit r1 schermo touch screen

Queste funzionalità non solo rendono Rabbit facile da usare, ma offrono anche un livello di versatilità che va al di là di un semplice schermo touch. Gli utenti possono scegliere il metodo di interazione che preferiscono in base alla situazione e alle loro preferenze personali.

Inoltre, riflettiamo su come queste caratteristiche si integrino con la missione di Rabbit di creare un dispositivo intuitivo. Uno schermo touch e una rotella analogica sono familiarità per la maggior parte degli utenti, il che facilita l’adozione e l’uso senza sforzo del dispositivo. Questi dettagli di design non sono solo elementi di comodità, ma riflettono l’attenzione al dettaglio di Rabbit nell’offrire un’esperienza utente senza soluzione di continuità. Sono un esempio di come il marchio Rabbit miri a semplificare la vita degli utenti, offrendo al contempo un’interazione intuitiva e piacevole con il dispositivo.

Fotocamera Rabbit Eye

Rabbit R1 è dotato di una fotocamera che ruota a 360 gradi chiamata “Rabbit Eye”. Questa fotocamera è in grado di analizzare l’ambiente circostante e prendere decisioni in tempo reale. Con Rabbit Eye, il dispositivo è in grado di identificare oggetti, riconoscere volti e molto altro ancora. È come avere un paio di occhi extra sempre con te.

rabbit r1 fotocamera girevole

Per cosa utilizzare la fotocamera di Rabbit?

  • Riconoscimento e interazione
    Una delle principali applicazioni della fotocamera Rabbit Eye è il riconoscimento. Questa caratteristica consente a Rabbit di identificare oggetti e volti nell’ambiente circostante. Ad esempio, Rabbit può riconoscere amici e familiari in una stanza e salutarli in modo personalizzato. Inoltre, la fotocamera Rabbit Eye può essere utilizzata per l’interazione. Gli utenti possono comunicare con Rabbit attraverso gesti e comandi visivi. Questa funzionalità rende il dispositivo accessibile e intuitivo, consentendo agli utenti di controllare il dispositivo senza sforzo.
  • Assistenza visiva
    Un’applicazione chiave di Rabbit Eye è l’assistenza visiva. Il dispositivo può aiutare gli utenti a individuare oggetti o informazioni specifiche nell’ambiente. Ad esempio, se un utente è in un museo e desidera conoscere maggiori dettagli su un’opera d’arte, può semplicemente puntare la fotocamera Rabbit Eye verso di essa, e il dispositivo fornirà informazioni pertinenti. Questa funzionalità è particolarmente utile per le persone con esigenze speciali o per coloro che desiderano una maggiore accessibilità nell’ambiente circostante.
  • Sicurezza e monitoraggio
    La fotocamera Rabbit Eye può essere utilizzata anche per scopi di sicurezza e monitoraggio. Gli utenti possono attivare la funzione di sorveglianza, consentendo a Rabbit di rilevare movimenti sospetti o intrusioni. In caso di situazioni anomale, il dispositivo può inviare notifiche agli utenti o attivare allarmi. Questa applicazione è particolarmente rassicurante per coloro che desiderano un sistema di sicurezza domestica affidabile e facile da usare.
  • Esperienze di gioco e apprendimento
    Infine, la fotocamera Rabbit Eye può essere utilizzata per esperienze di gioco e apprendimento interattive. Gli sviluppatori possono creare giochi e applicazioni educative che sfruttano la capacità di Rabbit di interagire con l’ambiente circostante. Ad esempio, i bambini possono giocare a giochi di caccia al tesoro virtuali che utilizzano la fotocamera per trovare oggetti nascosti. Questa funzionalità apre le porte a esperienze coinvolgenti e divertenti per gli utenti di tutte le età.

Insegnamento e Apprendimento

Un aspetto unico di Rabbit R1 è la sua capacità di apprendere dalle tue azioni. Puoi insegnare al dispositivo nuove abilità tramite la modalità di insegnamento. Immagina di poter addestrare Rabbit a svolgere attività specifiche che sono importanti per te. Questo apre nuove possibilità di personalizzazione e adattabilità. In teoria, secondo quanto presentato, più lo usi e più risponderà correttamente ai problemi. Cosa che invece fa notevolmente incazzare con gli assistenti attuali come Alex, Siri e l’assistente di Google: il 90% delle volte la prima domanda non basta. Probabilmente la caratteristica più interessante dei LAM come l’R1 è la “modalità di apprendimento” sperimentale integrata tramite un aggiornamento nel tempo. Sarà sufficiente puntare la fotocamera del Rabbit verso lo schermo del desktop o del telefono mentre svolgiamo un’operazione, come per esempio la rimozione dello sfondo da un’immagine su Photoshop e il sistema imparerà a farlo. In poche parole state insegnando al vostro Rabbit a svolgere un’attività che vuoi automatizzare. In futuro basterà premere il pulsante e chiedere al vostro R1 di fare una cosa che gli avete insegnato voi.

Il brand Rabbit

Ogni prodotto di successo ha una forte identità di marca, e Rabbit non fa eccezione. Jesse Lyu, il fondatore, ha chiaramente posizionato Rabbit come un dispositivo innovativo, anche se alcune sfide e domande fondamentali sorgono spontanee, come hai letto prima. Il video di presentazione enfatizza la rivoluzione, ma è importante distinguere tra la promessa di innovazione e l’effettiva realizzazione di un cambiamento significativo. Il branding di Rabbit sarà cruciale per convincere gli utenti che questo dispositivo vale davvero l’investimento.

rabbit r1 retro

Il fatto che questo modello si chiami R1 lascia presagire che ci sarà una seconda versione a breve, probabilmente ottimizzata per alcune cose specifiche (più utilizzate o richieste dagli utenti) e probabilmente anche diverso delle caratteristiche fisiche. Trovo abbastanza piccolo lo schermo, poca la leggibilità, fragile il materiale e soprattutto limitata la batteria.

nome adatto?

Visto che spesso mi occupo di brand e positioning, seo e strategia, ho fatto una piccola ricerca e riflessione sul nome del prodotto.
Sicuramente è breve, simpatico, conosciuto da tutti e facile da scrivere. Il logo poi ricorda facilmente il coniglio appunto. Però cercando in rete mi sono imbattuto in tre prodotti interessanti, con lo stesso nome. Il primo è un vibratore sexy, l’altro una poltrona di design molto famosa e il terzo un cavatappi elettrico, con lo stesso nome e quasi lo stesso marchio.

rabbit prodotti con lo stesso nome

Tendenza o investimento

C’è un nuovo giocatore sul mercato e Rabbit è sicuramente una novità, ma la domanda fondamentale è se rappresenta una tecnologia a lungo termine o una moda passeggera. Il successo di Rabbit sarà determinato dalla sua capacità di rimanere rilevante nel panorama tecnologico in rapida evoluzione. Inoltre, è importante considerare Rabbit come un investimento. L’idea di possedere un dispositivo in grado di semplificare molte sfaccettature della vita quotidiana è allettante.

ne parlerai ai nipoti?

Tuttavia, gli acquirenti dovrebbero valutare attentamente se il prezzo iniziale è giustificato dagli eventuali risparmi di tempo e sforzo nel lungo periodo. Alcuni poi lo vedono come uno di quegli oggetti da aver nel cassetto per parlarne ai nipoti tra 40/50 anni. Ma perché spendere 199 euro quando posso già fare tutto quello che fa?

Quanto costa Rabbit?

Rabbit R1 costa 199 dollari, circa 185 Euro. Una delle caratteristiche distintive di Rabbit R1 è il suo modello di prezzo trasparente. Gli acquirenti possono avere la certezza che il costo iniziale è l’unico pagamento richiesto, senza costi nascosti o abbonamenti. Questo è un punto di forza per Rabbit, poiché offre agli utenti chiarezza finanziaria e elimina la sorpresa di addebiti inaspettati. È un approccio che potrebbe distinguere Rabbit dalla concorrenza (per esempio chatGPT chiede un abbonamento mensile di circa 20 euro per la sua versione “pro”).

tutto invecchia

La mia riflessione doverosa è che i dispositivi invecchieranno in fretta, il software dovrà continuare ad aggiornarsi e trovo impensabile che all’azienda bastino i 199 dollari iniziali per supportare il tuo prodotto e il software interno a vita. Sicuramente ci saranno evoluzioni del modello di business. Questa formula mi sembra pensata per un acquisto d’impulso da parte dei consumatori, classica dei prodotti di tendenza, ma non sarà sostenibile in futuro. Per cui immagino valuteranno se progredire, investire, cambiare modello di business o se abbandonare del tutto il progetto, dopo averlo venduto raggiunto l’apice (un classico).

una sim in più

Come si connette Rabbit?

Attenzione perché Rabbit necessita di connessione a internet e dovrete comprare, inserire e pagare una nuova sim.

Dove si compra Rabbit R1?

Se volete preordinare rabbit R1 si può fare dal sito ufficiale della Rabbit Tech. Pare che raggiunti i 100.000 chiudano le vendite per problemi di produzione. Il costo è 199 Dollari, che tradotto in Euro corrispondono a 185,95

dove si compra rabbit

Quando arriverà in Italia Rabbit?

I rumors (le chiacchiere in rete) parlavano di marzo 2024, ma alcuni sostengono che prima di luglio non si vedrà in Italia per la grande mole di richieste non previste.

Rabbit e la privacy degli utenti

Un aspetto cruciale di Rabbit R1 è la sua politica di privacy e la protezione dei dati personali. Molti utenti sono preoccupati per la sicurezza dei propri dati personali, e con ragione. Rabbit deve dimostrare un impegno inequivocabile per proteggere le informazioni degli utenti.

dove sono i miei dati?

La trasparenza sulla raccolta e l’uso dei dati sarà fondamentale per instillare fiducia tra gli acquirenti potenziali. Rabbit deve dimostrare che è rispettoso della privacy degli utenti e che le informazioni personali sono al sicuro. Pare che le informazioni che comunichiamo al dispositivo non vengano conservate e divulgate a terzi. Quindi spontaneamente mi chiedo come faccia a evolversi, ricordare, aiutare e cercare al posto tuo, senza informazioni sensibili? Bah… Come fa a contattare la tua pizzeria preferita se non la memorizza? E se la memorizza, dove e come?

Rabbit è multilingua

Un punto di forza di Rabbit R1 è la sua capacità di funzionare in molte lingue diverse. Questa caratteristica è fondamentale in un mondo sempre più globalizzato. Gli utenti dovrebbero essere in grado di comunicare con Rabbit nella loro lingua madre, senza barriere linguistiche. Questo rende Rabbit un dispositivo adatto a una vasta gamma di utenti in tutto il mondo.

Pare che l’italiano non sia nativo al momento e avvenga una sorta di traduzione in tempo reale, ma a tutti gli effetti si può utilizzare parlando “come mangiamo”. Esattamente come fate con il vostro assistente, la domotica e chatGPT.

Lingue supportate da Rabbit

Questa è la lista delle lingue supportate per la traduzione : Arabo, Armeno, Azero, Bielorusso, Bosniaco, Bulgaro, Catalano, Cinese, Croato, Ceco, Danese, Olandese, Inglese, Estone, Finlandese, Francese, Galiziano, Tedesco, Greco, Ebraico, Hindi, Ungherese, Islandese, Indonesiano, Italiano, Giapponese, Kannada, Kazako, Coreano, Lettone, Lituano, Macedone, Malese, Marathi, Maori, Nepalese, Norvegese, Persiano, Polacco, Portoghese, Rumeno, Russo, Serbo, Slovacco, Sloveno, Spagnolo, Swahili, Svedese, Tagalog, Tamil, Thai, Turco, Ucraino, Urdu, Vietnamita, Gallese.

Connettività e compatibilità di Rabbit

Rabbit R1 è progettato per essere compatibile con una varietà di dispositivi e servizi esistenti. Questo è un aspetto cruciale poiché consente agli utenti di sfruttare appieno il potenziale di Rabbit. La capacità di collegare cuffie, caricatori e altri dispositivi è un dettaglio importante da considerare. Rabbit deve essere in grado di adattarsi alle esigenze individuali degli utenti e integrarsi senza problemi nella loro vita quotidiana.

Vantaggi di Rabbit

  • Intuitività
    Rabbit è estremamente intuitivo da usare, consentendo agli utenti di interagire con il dispositivo utilizzando il linguaggio naturale o un semplice tocco dello schermo.
  • Ampia gamma di funzionalità
    Rabbit offre una vasta gamma di funzionalità, dalla prenotazione di servizi come Uber alla traduzione in tempo reale e altro ancora, tutto attraverso un unico interlocutore vocale.
  • Semplicità d’uso
    Rabbit è progettato per ridurre al minimo la curva di apprendimento, rendendolo accessibile anche per chi non ha esperienza con tecnologie complesse.
  • Schermo touch e rotella analogica
    La combinazione di uno schermo touch e una rotella analogica offre versatilità nell’interazione con il dispositivo, consentendo agli utenti di scegliere il metodo che preferiscono.
  • Rabbit Eye
    La fotocamera rotante Rabbit Eye offre molteplici applicazioni, dal riconoscimento di oggetti all’assistenza visiva e alla sicurezza.
  • Apprendimento continuo
    Rabbit può apprendere dalle azioni degli utenti, consentendo loro di insegnare al dispositivo nuove abilità e personalizzarlo.
  • Politica trasparente di prezzi
    Rabbit offre un modello di prezzo trasparente senza costi nascosti o abbonamenti.

Svantaggi di Rabbit

  • Necessità di connessione Internet
    Rabbit richiede una connessione a Internet per funzionare, e gli utenti devono inserire e pagare una nuova SIM per la connettività.
  • Possibile obsolescenza rapida
    Con l’evoluzione rapida della tecnologia, c’è il rischio che Rabbit possa diventare obsoleto in fretta, soprattutto se il software non viene aggiornato regolarmente.
  • Privacy dei dati
    Nonostante le affermazioni sulla privacy degli utenti, possono sorgere dubbi su come Rabbit possa offrire servizi senza memorizzare informazioni sensibili.
  • Possibile resistenza al cambiamento
    Gli utenti potrebbero essere riluttanti a sostituire il proprio smartphone con un nuovo dispositivo come Rabbit, che potrebbe richiedere un adattamento alle nuove abitudini.
  • Nome comune
    Il nome “Rabbit” è comune e può causare confusione con altri prodotti o marchi con lo stesso nome.
  • Autonomia della batteria
    La batteria di Rabbit potrebbe essere limitata, il che potrebbe rappresentare un problema per gli utenti che desiderano un utilizzo prolungato senza dover ricaricare frequentemente il dispositivo.
  • Possibile saturazione del mercato
    Se il mercato diventa saturo di dispositivi simili, Rabbit potrebbe lottare per distinguersi e mantenere il suo appeal.

Questi sono alcuni dei principali vantaggi e svantaggi di Rabbit. Gli utenti dovrebbero considerare attentamente questi aspetti prima di decidere se Rabbit sia adatto alle loro esigenze.

Dimensioni Rabbit e caratteristiche tecniche

Ecco le caratteristiche tecniche di Rabbit R1:

Schermo touchscreen da 2.88 pollici
Processore MediaTek MT6765 Octa-core (Helio P35)
RAM 4Gb
Memoria 128 Gb
Funzionalità GPS, magnetometro, accelerometro, giroscopio
Fotocamera 8MP, 3264×2448
Video 24fps, 1080p
Speaker da 2W
Connettività WiFi e slot per SIM 4G LTE
Bluetooth 5.0
Ricarica
USB Type-C
Peso 115gr
Batteria 500mah (500 cicli > 80%)
Temperature di servizio 0 / 45 °C circa
Dimensioni 78 X 78 X 13 mm
Colore Arancio Brillante #ff2300, contiene il 100% di rosso, il 13,73% di verde e lo 0% di blu