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Ricordo perfettamente 10 anni fa, quando la gente si iscriveva a Facebook in massa. Alcuni addirittura non uscivano e passavano le serate a scorrere il feed (la parte centrale di Facebook con i post degli utenti). Ricordo che le librerie non vendevano più, la musica non vendeva più. “Stare su Facebook” era il nuovo modo di relazionarsi. Sembrava una piattaforma immortale.
Poi qualcosa è cambiato: troppi contenuti ripetuti, poca creatività, tante inserzioni… ed è iniziato il declino.

se non lo usi non lo sai, se lo usi non sta morendo.

Facebook sta morendo?

Oggi Facebook fa ancora parte della quotidianità: chi lo utilizza per lavoro, chi per hobby o chi invece per restare in contatto con amici e parenti lontani (anche se i parenti lontani, ormai non li sentiamo più e rimangono solo nella lista degli amici per fare numero). I Social Network come Facebook sono parte della nostra vita perché ormai pubblichiamo tutto, dalla colazione alla buonanotte, passando per lo sport, il lavoro e l’aperitivo. Nulla scappa agli amici e nemici che, a volte entrando con un altro profilo, sanno tutto quello che fate!

Molti dicevano che Facebook non era sicuro, che la gente lo usava solo per farsi gli affari degli altri (e per cosa altrimenti?) e dopo lo scandalo Cambridge Analytica, sembra che nulla più sia al sicuro. Così è iniziato l’abbandono, lento e inesorabile. Ma voglio confessarvi una cosa…

Non è un problema di privacy

Devi sapere che le iscrizioni a Facebook non sono in calo. O meglio sono in calo le iscrizioni, ma ce ne sono sempre e comunque ogni giorno. Cosa significa? Che a tutti gli effetti gli iscritti aumentano. Più lentamente, ma aumentano!
Poi il fatturato è in crescita, significa che sempre più persone investono, o quelli che investono, spendono di più. Quindi più che privacy, abbandono, tempo di utilizzo, credo semplicemente che dopo anni gli utenti abbiano bisogno di cambiare e vanno a testare nuove piattaforme o seguono le nuove mode. Ma poi ritornano.

A ciascuno il suo (social)

Ognuno sceglie il social che rispecchia meglio il suo stile di vita, il social dove trovare amici o clienti, il social che rappresenta meglio il suo ego. È inutile negarlo, ormai sui social scegliamo con attenzione cosa pubblicare, ma non per noi stessi, ma per piacere agli altri. Per avere consensi che nessuno ci darebbe dal vivo, per avere visibilità e emulare i vip. Altrimenti perché dovremmo pubblicare una foto mentre saliamo sull’aereo?

Ma attenzione, creiamo un personaggio, molto più trasparente di quello che pensiamo e il pubblico è molto attento.
Mi capita spesso che la gente commenti post molto vecchi o durante una chiacchierata mi parli di cosa ho scritto mesi prima a proposito di un argomento.
Appena ti sbilanci in un post o in un commento, centinaia di persone lo vedono e fanno un quadro di te, dei tuoi principi e del tuo stile di vita.

facebook crolla instagram cresce

Ma allora Facebook crolla e Instagram cresce?

Analizziamo insieme le attività che ha proposto Facebook negli anni:

  • scrivere un pensiero in tempo reale
  • pubblicare foto e album fotografici
  • condividere pagine e notizie (molte volte anche false)
  • caricare video
  • commentare post e pagine di chiunque
  • promuovere la propria azienda con una pagina dedicata
  • sponsorizzare i contenuti aziendali
  • mettere in un market i prodotti usati
  • iscriversi a gruppi monotematici…

…e adesso si sta parlando anche di dating (incontri) e criptovaluta (moneta virtuale che si chiamerà Libra).

Le fake news, gli scontri feroci e le polemiche hanno spinto alcuni utenti ad abbandonare la piattaforma, col silenzio prima, cancellandosi definitivamente poi.
E dai più giovani avrete sentito dire “su Facebook ci sono i grandi“. Così se si iscrivono per la prima volta ad un social network, scelgono quello più leggero, più giovane, più fresco e dove ci sono già gli amici. Ecco un motivo per il quale Facebook crolla e Instagram cresce.

Perché i giovani amano Instagram?

I ragazzi sono alla ricerca di uno strumento semplice, rapido, dove non utilizzare per forza il nome e cognome. Un luogo dove non rischiano di essere osservati dai propri genitori (anche se i genitori dovrebbero farlo, ma questo è un altro discorso). Hanno bisogno di seguire i loro beniamini e avere la possibilità di emularli. Cercano privacy, ma allo stesso tempo pubblicano ogni istante della loro vita. Instagram è perfetto.

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Può sembrare strano ma la condivisione per molte persone diventa una vera e propria abitudine abbinata alla ricerca della perfezione. Questo social network va ad enfatizzare principalmente le cose belle e ritoccate: un paesaggio mozzafiato, un vestito da sogno o una vacanza indimenticabile, un selfie in un posto famoso. Inoltre, ogni giorno, gli utenti condividono la propria giornata con gli amici attraverso le “stories”, una sorta di storytelling che dura 24h e poi sparisce per sempre (se non sai cosa sia puoi guardare un video di introduzione allo storytelling).

“voglio raccontare tutto, ma che non venga usato contro di me in tribunale”.

Estremamente semplice da usare, si basa principalmente sulle immagini. Si pubblicano le proprie e si guardano quelle degli altri. Fine.
Ti fa sentire connesso con personaggi famosi, anche se non illudetevi che Cristiano Ronaldo o Belen Rodriguez si accorgano del vostro follow (per farvi notare come stalker dovreste commentare tutti i giorni per un anno… e forse otterrete una risposta).

Perché pubblichiamo tutto?

Diciamoci la verità, questa è un’epoca caratterizzata dal narcisismo. Molte volte la solitudine viene colmata dai like e il profilo Instagram diventa un vero e proprio status symbol e forse per molti è una via di fuga dalla realtà, un modo per sentirsi più sicuri. Addirittura la popolarità su instagram assume così tanta importanza che può diventare un vero e proprio lavoro: scattare foto di qualità, descriverle in maniera interessante, selezionare gli hashtag, rispondere sempre ai commenti, tenere alta l’attenzione per generare engagement … insomma  creare un rapporto con i propri seguaci. Un vero e proprio business, ma attenzione a non illudervi. Un lavoro sui social è pur sempre un lavoro. Come lo è su Facebook per tutte le aziende che cercano di far crescere la propria pagina raccogliendo iscritti.

È davvero finita l’epoca di Facebook?

Facebook ha sicuramente lanciato la moda di condividere tutto. Ha tenuto compagnia a milioni (ormai miliardi) di utenti per 10 anni. Per molti Facebook è addirittura l’obiettivo: infatti sento spesso dire “facciamo una foto qui così la pubblichiamo su Facebook”. Ora è l’archivio della nostra vita, dei nostri amici, dei nostri viaggi. Molti di voi non avranno più alcune foto, perse per sempre in vecchi cellulari o computer dismessi. Ma su Facebook ci sono!

Ma perché allora non viene più utilizzato come una volta?

La società cambia, sempre, ogni giorno. Principalmente accelera. E Instagram è più “veloce”. Però le grandi differenze tra Facebook e Instagram si stanno assottigliando sempre più. Prima su Instagram si scorreva e si metteva qualche like. Adesso, tra storie, sondaggi, domande, commenti e sponsorizzazioni, sta diventando un Facebook in verticale.

Prima, su Facebook, per aggiungere qualcuno dovevi perlomeno avere degli amici in comune. Instagram ha abbattuto queste barriere e ha giocato proprio sulla possibilità di connettersi facilmente con persone provenienti da tutto il mondo con un semplice “follow”. Premi il tasto SEGUI  e da oggi vedrai spesso quello che viene pubblicato. Cosa che invece su Facebook è sempre stata un po’ nascosta.

Dal momento che “diventi amico” di un altro utente, automaticamente lo segui e i suoi contenuti ti appariranno regolarmente. Se poi di una persona non ti interessa vedere molto, devi tornare sul suo profilo e togliere la spunta a “segui già”. Invece su Instagram è proprio il contrario: decidi espressamente di seguire una persona per vederne i contenuti altrimenti i suoi post li vedranno solo gli altri.

odi Facebook? Mettiti il cuore in pace, i social stanno diventando tutti uguali.

Peraltro Mark Zuckerberg sta per inserire funzionalità di TikTok in Instagram cercando di rubare il mercato dei giovanissimi dalla nuova piattaforma (ex Musically).
Ma ne parleremo, sempre in questo blog, in un articolo dedicato. Quindi come vedi tutti i social sono in continua evoluzione se non rivoluzione.

Rivoluzione Instagram

Riconosciamo però che Instagram ha in parte rivoluzionato il concetto di social network basando tutto il meccanismo esclusivamente su Like e Follower. Tutte queste metriche di vanità ( in inglese avrete sentito vanity metrics e ci ho fatto un video dedicato proprio sul mio profilo Instagram), sono state il suo punto forte per 3/4 anni, ma adesso rischiano di ritorcersi contro, tanto che Instagram ha iniziato a nascondere il numero di like, in alcuni paesi. Un test per capire cosa vuole veramente la gente dal social fotografico. Ma non possiamo negare che, fino ad oggi, settembre 2019, se abbiamo pubblicato una foto su Instagram, il numero di like è ancora la cosa più importante (infatti l’autore della foto può ancora vedere come va il contatore)

Si sono iscritti più di un miliardo di persone in pochissimo tempo, sono apparse migliaia di aziende, figure professionali, social media manager (fino al giorno prima magazzinieri) e uditi udite… gli influencer: persone che rivendono la loro fama e visibilità, pubblicando e sponsorizzando prodotti e servizi di terzi. L’esempio numero uno è Chiara Ferragni, seguita da 18 milioni di persone (se vuoi conoscere la sua storia, ho pubblicato un articolo dedicato a Chiara Ferragni). Lei ha così tanta visibilità e influenza (prendi l’aspiriner!) tanto che i suoi post vengono pagati migliaia di Euro, per la sua capacità di lanciare mode e aumentare le vendite di un’azienda. Così famosa che ha deciso di fare un film sulla sua vita che ha già registrato il record di incassi nei primi 3 giorni di programmazione (Trovi un articolo dedicato al film Chiara Ferragni Unposted)

quale sarà il prossimo social network

Quale sarà il prossimo social?

Per indovinare la prossima mossa dei “big player” della tecnologia e della comunicazione, basta guardare i grandi comunicatori e gli stessi fondatori, spostarsi sulla nuova piattaforma per operare quotidianamente.
Sta succedendo qualcosa di simile con TikTok che sta guadagnando terreno. Alcuni influencer di instagram, grandi comunicatori su Facebook, stanno migrando… invitando esplicitamente gli utenti a provare TikTok. Sembra che sentano aria di saturazione.

Nonostante su TikTok l’età media sia molto bassa, si alzerà inevitabilmente per 3 motivi secondo me:

  1. i social attuali hanno un po’ stancato e la gente vuole una rinfrescata
  2. si stanno spostando alcuni personaggi con una certa visibilità e reputazione che trascinano altre persone
  3. come ogni piattaforma, la maturità avviene dopo anni, e quindi gli utenti nel frattempo sono cresciuti

Secondo te Facebook durerà per sempre, o sparirà nel dimenticatoio come Myspace, Napster e altre realtà che sembravano immortali?

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