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Se hai problemi di indicizzazione e il tuo sito non si posiziona, probabilmente stai cercando le cause nel posto sbagliato. Se poi hai controllato la Search Console e hai letto “le pagine sono state rilevate ma attualmente non indicizzate”, in questo articolo troverai la soluzione. Dammi 20 secondi per spiegarti una cosa importante sui motori di ricerca e poi troverai tutte le indicazioni per sistemare il tuo problema di indicizzazione.

Come funziona un motore di ricerca spiegato in 20 secondi

scansione, indicizzazione, posizionamento

Un motore di ricerca si muove nella rete alla ricerca di siti, contenuti e link da anni e compie tre operazioni principali: scansione, indicizzazione, posizionamento. Quindi analizza i contenuti che trova (scansione), decide se metterli nei risultati (indicizzazione) e li ordina confrontandoli (posizionamento). I problemi spesso sono nella prima fase di scansione e non permettono le successive.

Se invece la scansione va a buon fine, il motore valuta qualità e pertinenza dei contenuti e, se meritevoli, sono paragonati agli altri per deciderne la posizione in classifica. Se questi 20 secondi non sono stati sufficienti, puoi approfondire come ragiona un motore di ricerca, guardando il mio video dedicato Come funziona Google

Bene, è ora di procedere con la checklist per verificare i problemi di indicizzazione delle pagine web.
Per comodità ho diviso le problematiche di indicizzazione in tre grandi gruppi: tecnica, stile, contenuto, in modo da ragionare e operare per aree tematiche.
A fine articolo trovi una serie di osservazioni aggiuntive, il link per scaricare la checklist in PDF e i miei contatti nel caso ti servisse un’analisi professionale. Buon lavoro!

Problemi tecnici

Trovare e risolvere i problemi tecnici che bloccano l’indicizzazione delle pagine web

  1. Mancanza di file robots.txt : il file robots.txt è fondamentale per dire ai motori di ricerca quali parti del tuo sito dovrebbero essere scansionate e quali no. Senza questo file, potresti scoprire che i motori di ricerca stanno accedendo a pagine che preferiresti rimanessero private o che reputi poco interessanti. La soluzione è creare un file robots.txt chiaro e ben strutturato, che indichi ai motori di ricerca le aree del sito che possono esplorare e quelle che devono evitare (guida ufficiale Google ai file robots.txt)
  2. Uso eccessivo di JavaScript : JavaScript è un linguaggio di programmazione che gli sviluppatori utilizzano per realizzare pagine Web interattive. Mentre JavaScript può arricchire l’esperienza dell’utente, un eccessivo utilizzo può rendere difficile per i motori di ricerca indicizzare il contenuto del sito. Ciò accade perché alcuni motori di ricerca possono avere difficoltà a leggere il contenuto generato da JavaScript. La soluzione consiste nell’assicurarsi che le informazioni cruciali del tuo sito siano accessibili anche senza l’esecuzione di JavaScript. Considera l’uso di tecniche di rendering lato server o lato client che siano compatibili con i motori di ricerca (Wikipedia Javascript). Puoi anche disabilitare Javascript nel tuo Browser e verificare che i contenuti importanti siano presenti nella pagina caricata.
  3. URL non strutturati : URL significa Uniform Resource Locator, ovvero un indirizzo unico di una risorsa. È un po’ come il codice fiscale per le persone che  identifica inequivocabilmente un individuo, alla stessa maniera un URL identifica una e una sola pagina o risorsa web. Se il tuo sito ha URL complessi e disordinati, possono creare confusione nei motori di ricerca come rendere più difficile per gli utenti condividere e ricordare i tuoi link. Per risolvere questo problema, utilizza URL chiari, concisi e descrittivi. Includi parole chiave pertinenti e evita lunghe stringhe di numeri o caratteri. Una struttura URL logica migliora non solo l’indicizzazione, ma anche l’usabilità (guida ufficiale alle URL)
  4. Mancanza di tag canonici : il tag canonical è un’indicazione per i motori di ricerca nel caso di contenuti duplicati o simili. Serve ad indicare quale dei contenuti è quello di riferimento. Senza i tag canonici, i motori di ricerca possono penalizzare il tuo sito per contenuto duplicato. Questo accade quando lo stesso contenuto appare su più URL. Utilizzando il tag canonico, puoi indicare ai motori di ricerca quale versione di una pagina considerare come quella principale. Assicurati di usare il tag rel=”canonical” correttamente per prevenire problemi di contenuto duplicato (guida ufficiale sulla canonicalizzazione). Generalmente le pagine hanno tag canonico verso loro stesse.
  5. Redirezioni errate : quando una risorsa viene eliminata, l’utente trova un pagina vuota o un errore (spesso 404). In questi casi è vivamente consigliato creare un reindirizzamento automatico verso un’altra destinazione utile. L’uso improprio di reindirizzamenti può creare confusione per i motori di ricerca e gli utenti. Ad esempio, utilizzare un reindirizzamento temporaneo (302) quando sarebbe più appropriato un reindirizzamento permanente (301) può impattare negativamente sull’indicizzazione. Assicurati di usare il tipo corretto di reindirizzamento in base alla situazione. I reindirizzamenti 301 sono generalmente preferibili per mantenere la forza SEO quando si sposta contenuto da un URL all’altro (guida ufficiale ai redirect)
  6. Blocco tramite meta tag : l’utilizzo del meta tag noindex impedisce ai motori di ricerca di indicizzare una pagina. Questo può essere utile per pagine che non desideri siano visibili nei risultati di ricerca. Un suo uso improprio però può nascondere importanti contenuti del tuo sito. Se vuoi che una pagina sia indicizzata, assicurati di non includere il meta tag noindex nel suo codice HTML (guida ufficiale al tag noindex). Fai anche attenzione che alcuni plugin WordPress specifici per la SEO (Rank Math, Yoast, All In One SEO, ecc), durante la configurazione iniziale chiedono se vuoi indicizzare alcuni tipi di risorse (es: categorie, tag, ecc). Una volta impostati non si pensa più a quella piccola spunta messa anni fa. E poi ci si scervella per capire come mai le pagine di categoria non vengano indicizzate. Attenzione ai dettagli.
  7. Problemi di compatibilità mobile : in un’era in cui la navigazione mobile è in costante aumento, avere un sito non ottimizzato per i dispositivi mobili può danneggiare gravemente la tua visibilità nei motori di ricerca. I siti non compatibili con i dispositivi mobili offrono un’esperienza utente scarsa e sono spesso penalizzati dai motori di ricerca. Per risolvere questo problema, implementa un design responsive che si adatti automaticamente alle dimensioni dello schermo del dispositivo utilizzato (guida ufficiale al mobile-first)
  8. Codice HTML non valido : errori nel codice HTML possono impedire ai motori di ricerca di interpretare e indicizzare correttamente il tuo sito. Strumenti come il validatore HTML del W3C possono aiutarti a identificare e correggere questi errori. Una codifica pulita e conforme agli standard è cruciale per garantire che i motori di ricerca possano facilmente analizzare e indicizzare il tuo sito. Soprattutto nella parte <head> del codice html, è importante utilizzare meta tag corretti (guida ai meta tag)
  9. Sitemap mancante : la sitemap è un file (o più di uno) in cui vengono elencate tutte le risorse di un sito internet, dalle pagine agli articoli del blog, dalle immagini agli allegati, dai prodotti alle ricette. Una sitemap ben configurata è essenziale per aiutare i motori di ricerca a comprendere la struttura del tuo sito. La sitemap è dinamica perché cambia al cambiare del sito ed è un componente chiave per aiutare i motori di ricerca a trovare e indicizzare le pagine del tuo sito. Senza di essa, alcune delle tue pagine potrebbero non essere scoperte. Assicurati che la tua sitemap sia sempre aggiornata e includa tutti i nuovi contenuti che pubblichi. Sottomettere la tua sitemap aggiornata tramite strumenti come Google Search Console può anche accelerare il processo di indicizzazione (guida ufficiale per creare e inviare sitemap)
  10. Errori nel file sitemap.xml : errori in questo file possono confondere i motori di ricerca, rendendo più difficile per loro indicizzare correttamente le tue pagine. Per evitare problemi, assicurati che la tua sitemap sia aggiornata, priva di errori e contenga solo URL validi. È anche utile sottoporre la sitemap a Google tramite Google Search Console per un’analisi più approfondita (guida ufficiale sulla sitemap)
  11. Dati strutturati : i dati strutturati sono un formato standardizzato per fornire informazioni su una pagina e classificarne il contenuto; ad esempio, nella pagina di una ricetta sono gli ingredienti, il tempo di cottura e la temperatura, le calorie e così via. L’aggiunta di dati strutturati può attivare risultati di ricerca più coinvolgenti per gli utenti, che potrebbero essere così incoraggiati a interagire maggiormente con il tuo sito web, chiamati risultati avanzati o estesi (guida ufficiale ai risultati estesi)
  12. Pessimo rapporto codice contenuto: se la pagina è molto complessa tecnicamente e allo stesso tempo è presente pochissimo contenuto, il motore di ricerca farà fatica a scansionarla a fronte di poche informazioni da catalogare. Il rapporto tra codice e contenuto è uno dei parametri che gli sviluppatori devono considerare per agevolare la scansione del sito. Utilizza un software come Screaming Frog (gratuito fino a 500 pagine) per valutare la composizione di un sito web
  13. Lentezza del sito : un sito web lento può essere frustrante per gli utenti e scoraggiare le visite, oltre a influenzare negativamente l’indicizzazione nei motori di ricerca. Ottimizza la velocità del tuo sito riducendo le dimensioni delle immagini, utilizzando la compressione dei file e migliorando la risposta del server. Strumenti come Google PageSpeed Insights possono fornire indicazioni utili per migliorare la velocità del sito.
  14. Problemi di sicurezza : la presenza di vulnerabilità di sicurezza, come certificati SSL scaduti o siti compromessi, può danneggiare la fiducia degli utenti e la valutazione dei motori di ricerca. Assicurati che il tuo sito sia sempre aggiornato con le ultime misure di sicurezza e che tutti i certificati siano validi.
    Ho un scritto un articolo specifico dove spiego come mettere in sicurezza un sito WordPress
  15. Tipi di file non indicizzabili : i motori non indicizzano tutti i tipi di file. Quindi se stai cercando di far digerire un formato di file non supportato, stai perdendo tempo. Ecco una guida che elenca i tipi di file indicizzabili (pdf, ps, CSV, kml, kmz, gpx, hwp, htm, html, xls, xlsx, ppt, pptx, doc, docx, odp, ods, odt, .rtf, svg, tex, txt, text, bas, c, cc, cpp, cxx, h, hpp, cs, java, pl, py, wml, wap, xml e altri formati multimediali: BMP, GIF, JPEG, PNG, WebP e SVG, 3GP, 3G2, ASF, AVI, DivX, M2V, M3U, M3U8, M4V, MKV, MOV, MP4, MPEG, OGV, QVT, RAM, RM, VOB, WebM, WMV e XAP).
    Per eseguire ricerche per tipo di file puoi utilizzare l’operatore filetype: nella Ricerca Google. Es: filetype:pdf legge 126 cercherà i contenuti attinenti la legge, ma solo in formato PDF
  16. Problemi di lingua : nei siti che si propongono di posizionarsi in diversi paesi è bene scegliere la strategia corretta. Il massimo sarebbe avere un sito specifico per ogni paese, ma spesso il budget non lo permette. Allora si opta per sottodomini o addirittura semplici sottocartelle. Nelle sezioni del sito in lingua straniera, gli attributi html e hreflang devono essere sistemati. Inoltre, sempre per questioni di budget, alcune parti non vengono tradotte e il sito diventa ibrido, abbassando l’autorevolezza in lingua e soprattutto l’esperienza utente (notoriamente non vengono tradotti i moduli contatto, i widget, header e footer, ecc)
  17. Filtri, ricerche e crawl budget : i motori di ricerca non hanno capacità infinita. Quindi quando trovano ostacoli o disperdono energie, abbandonano la scansione o tornano più raramente. Nel caso di ecommerce molto articolati, filtri di selezione e moduli di ricerca complessi, blog con troppe categorie e tag e in tutte le situazioni in cui un sito ha tantissimi contenuti poco rilevanti, il motore di ricerca “si stanca”. Sarebbe opportuno tramite robots.txt e tramite noindex, andare a scegliere con cura quali sono le sezioni veramente indicizzabili e quali sono invece uno spreco di risorse. In particolare pagine di ricerca, paginazione e filtri degli ecommerce sono dei “succhia risorse”

Problemi di stile, grafica e UX

Un motore è in grado di capire se un sito è… bello?

  1. Design poco intuitivo : un design del sito web che è difficile da navigare può frustrare sia gli utenti che i motori di ricerca. È essenziale avere un layout chiaro, con menu facilmente accessibili e una struttura logica. Un buon design migliora l’esperienza dell’utente e aiuta i motori di ricerca a capire meglio il tuo sito, promuovendo un’indicizzazione più efficace.
  2. Caratteri non standard : l’utilizzo di font insoliti o non standard può rendere il tuo contenuto difficile da leggere e interpretare. Per migliorare la leggibilità e l’indicizzazione, scegli font chiari e ampiamente supportati (ad esempio caricati da Google Fonts). Assicurati anche che il testo sia scritto come testo vero e proprio e non come immagini.
  3. Immagini al posto del testo : il testo presentato come immagine non può essere letto dai motori di ricerca, il che significa che qualsiasi informazione importante ivi contenuta potrebbe non essere indicizzata. Anche l’intelligenza artificiale e il riconoscimento visivo è in notevole evoluzione, meglio non sopravvalutare le capacità dei motori e agevolarne la scansione. Per ovviare a questo problema, usa il testo HTML ogni volta che è possibile e usa l’attributo alt per descrivere il contenuto delle immagini (Best practice relative alla SEO per Google Immagini)
  4. Layout confuso : una struttura disorganizzata può confondere i motori di ricerca e rendere difficile per gli utenti trovare le informazioni di cui hanno bisogno. Organizza il contenuto in modo logico, con titoli chiari e una gerarchia ben definita. L’uso di tag H1, H2, ecc., può aiutare sia gli utenti che i motori di ricerca a capire la struttura del tuo contenuto. Il menu di navigazione, il footer, la suddivisione in categorie, sono passi fondamentali per organizzare e far scansionare facilmente il sito internet
  5. Mancanza di breadcrumb : i breadcrumb sono le “briciole di pane” e migliorano la navigazione e l’orientamento all’interno del tuo sito, sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Forniscono un percorso chiaro delle pagine visitate e aiutano a comprendere la struttura del sito. Includere breadcrumb è una pratica SEO consigliata per migliorare l’usabilità e l’indicizzazione soprattutto in blog e ecommerce molto articolati (guida ufficiale ai breadcrumb)
  6. Popup invasivi : finestre, banner e popup che si aprono inaspettatamente possono nascondere contenuti importanti e disturbare l’esperienza dell’utente. I motori di ricerca possono penalizzare siti che utilizzano popup invasivi, soprattutto se impediscono l’accesso ai contenuti principali. La soluzione è usare i pop-up con moderazione e in modo che non ostacolino l’accesso al contenuto principale, eventualmente temporizzati o solo quando l’utente arriva ad una certa altezza della pagina o compie certe operazioni.
  7. Assenza di responsive design : un design responsive che si adatta a diversi dispositivi è essenziale per una buona esperienza utente e per l’indicizzazione. Anzi, da qualche anno i siti che non sono ottimizzati per dispositivi mobili possono essere penalizzati nei risultati di ricerca. Google ha dichiarato in maniera chiara che utilizza prevalentemente la versione mobile. Utilizzare un layout responsive assicura che il tuo sito sia facilmente accessibile e leggibile su tutti i dispositivi (guida ufficiale alle best practice per il mobile first)
  8. Mancanza di contrasto nel design : un basso contrasto tra il testo e lo sfondo può rendere difficile la lettura del tuo sito, sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Assicurati che il tuo sito abbia un contrasto sufficiente per migliorare la leggibilità. Strumenti di valutazione del contrasto online possono aiutarti a scegliere le migliori combinazioni di colori (prova contrast checker)
  9. Navigazione complessa : una navigazione complicata… complica la vita a utenti e motori, rendendo difficile trovare informazioni. Una struttura di navigazione chiara e intuitiva è fondamentale: menu ben organizzati, una barra di ricerca efficace e link interni logici possono migliorare significativamente l’esperienza dell’utente e l’indicizzazione del sito. Non pensare e non creare il sito come piace a te, ma come lo usano gli utenti. Devono trovare le informazioni in meno clic possibile (così farà anche il motore)
  10. Uso eccessivo di animazioni : mentre le animazioni possono rendere un sito web più attraente, un loro uso eccessivo può distrarre e nascondere contenuti importanti. Limita l’uso di animazioni a quelle che migliorano l’esperienza utente e assicurati che non ostacolino l’accesso al contenuto principale. Un conto è vendere quando sono sul sito, un conto è portare navigatori sul sito. Se non ti trovano, le animazioni sono inutili
  11. Dimensioni non ottimizzate delle immagini : immagini di grandi dimensioni possono rallentare significativamente il tempo di caricamento del tuo sito, influenzando sia l’esperienza utente che l’indicizzazione. Utilizza immagini ottimizzate per il web, riducendone le dimensioni senza comprometterne la qualità. Strumenti di ottimizzazione delle immagini possono aiutarti in questo processo (usa siti web come Tinyjpg prima di caricare le immagini sul server)

Qualità, originalità e lunghezza dei contenuti

Contenuti che non soddisfano l’utente, già visti, superficiali, non aiutano l’indicizzazione

  1. Contenuti duplicati : la presenza di contenuti identici o molto simili su più pagine del tuo sito può confondere i motori di ricerca, che potrebbero non sapere quale versione indicizzare o mostrare nei risultati di ricerca. Per evitare penalizzazioni, elimina o riscrivi il contenuto duplicato e usa i tag canonici per specificare la versione preferita di una pagina. Come per ogni ricerca, non ci deve essere ambiguità. Dalle semplici parole (Barcellona è città o squadra di calcio), fino a keyword a cosa lunga, il tuo sito deve rispondere esattamente a quello che cerca l’utente, ma essere facilmente categorizzabile dai motori.
  2. Mancanza di contenuti originali : i motori di ricerca favoriscono i contenuti unici e informativi. Se il tuo sito contiene principalmente contenuti ripetuti da altre fonti, è meno probabile che si classifichi bene nei risultati di ricerca. Investi tempo e risorse nella creazione di contenuti originali, pertinenti e di valore per il tuo pubblico. Prima cerca cosa esiste già, poi valuta cosa e come creare contenuti (nel mio canale YouTube trovi le dirette 058, 060, 084, 085, 086, 131 e 165 che parlano di contenuti)
  3. Keyword stuffing : riempire le tue pagine di parole chiave nella speranza di migliorare il posizionamento nei motori di ricerca è una pratica obsoleta e controproducente. Invece di sovraccaricare il tuo contenuto con parole chiave, concentrati sulla scrittura naturale e sull’inserimento di parole chiave laterali e correlate, in modo che si adattino in modo logico e utile al contesto. Spesso troveranno il tuo sito per parole che non avresti mai considerato. Anticipa questo fattore lavorando con “pensiero laterale” (libro da leggere)
  4. Contenuti di scarsa qualità : i contenuti che non forniscono valore reale agli utenti sono spesso ignorati o penalizzati dai motori di ricerca. Assicurati che ogni pagina del tuo sito offra informazioni utili, accurate e ben scritte. I contenuti di alta qualità migliorano non solo l’indicizzazione, ma anche l’engagement dell’utente.
    Immagina di dover consigliare un contenuto o condividerlo sui social. Fa in modo che i tuoi contenuti siano meritevoli di condivisione. Se poi succede ancora meglio.

    Un backlink in più…

  5. Mancanza di aggiornamenti : i contenuti obsoleti possono dare l’impressione che il tuo sito non sia più rilevante o attendibile. I bot dei motori di ricerca passano regolarmente a scansionare il tuo sito per rilevare nuove informazioni. Rivedi i contenuti esistenti e rimuovi o aggiorna quelli obsoleti. Un sito costantemente aggiornato è ovviamente più attraente sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Nella Search Console trovi la voce Impostazioni/Statistiche di scansione/Apri rapporto che mostra le scansioni da parte dei motori, nel tuo sito.
  6. Link di scarsa qualità : i collegamenti in entrata (backlink) e in uscita di bassa qualità possono danneggiare la reputazione del tuo sito e la sua capacità di classificarsi bene nei motori di ricerca. Concentrati sull’ottenimento di backlink da siti affidabili e rilevanti e assicurati che i tuoi link in uscita conducano a fonti di qualità. Per esempio in questo articolo ho collegato solo siti ufficiali di Google Search Central o risorse verificate.
  7. Mancanza di meta descrizioni : anche se le meta descrizioni non influenzano direttamente il ranking, sono cruciali per incoraggiare gli utenti a cliccare sul tuo sito nei risultati di ricerca. Una buona meta descrizione deve essere concisa, informativa e contenere una call-to-action convincente. Spesso, azzeccando la descrizione, il CTR (percentuale di clic rispetto alle visualizzazioni) aumenta in modo importante, dando ai motori un segnale forte.
    Molte persone non dedicano tempo e cura alla meta description, lasciando che i motori scelgano al posto loro, e inserendo come descrizione una parte dell’articolo, che a volte è addirittura fuorviante o negativa.
  8. Assenza di tag H1, H2,… Hx : i tag di intestazione sono importanti per strutturare il tuo contenuto e renderlo facilmente leggibile sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Assicurati che ogni pagina abbia un unico tag H1 che rifletta il tema principale, seguito da tag H2 e H3 per sottosezioni, organizzando il contenuto in modo logico e scansionabile.
    Avere la struttura ben organizzata e definita permette ai motori di recepire in fretta i temi principali e allo stesso tempo di creare sommari, in gergo TOC:  Table of Contents (puoi crearli a mano, con plugin o con Google Docs)
  9. Contenuti nascosti : nascondere testo o link nel tuo sito, ad esempio attraverso testo dello stesso colore dello sfondo o posizionandoli fuori dalla vista, è considerato ingannevole e può portare a penalizzazioni. All’inizio della mia carriera da webmaster si faceva come regola, e funziona alla grande. Poi dall’arrivo di Google e con l’affinamento degli algoritmi queste tecniche hanno funzionato sempre meno e oggi vengono addirittura penalizzate. Evita di nascondere i contenuti e assicurati che tutto ciò che è importante sia visibile e accessibile agli utenti, mettendo i contenuti importanti all’inizio.
  10. Contenuti troppo brevi o superficiali : i contenuti che non approfondiscono adeguatamente un argomento possono essere percepiti dai motori di ricerca come di basso valore informativo. Ogni pagina del tuo sito dovrebbe fornire informazioni utili e dettagliate. Per migliorare l’indicizzazione, concentra gli sforzi nel creare contenuti che trattino gli argomenti in modo esaustivo, fornendo informazioni complete e approfondite. Questo articolo ad esempio è molto lungo, noioso, ma allo stesso tempo focalizzato ed esaustivo. Forse il più completo in rete ad oggi. Dopo 8 ore era già posizionato.
    sito indicizzato dopo poche ore
  11. Contenuti non pertinenti: avere contenuti che non sono strettamente correlati al tema principale del tuo sito può confondere i motori di ricerca e gli utenti. I motori di ricerca premiano i siti che hanno un focus chiaro e una coerenza tematica. Assicurati che ogni pagina del tuo sito sia pertinente col tema generale e fornisca valore aggiunto in quella nicchia. Collega correttamente le sezioni e gli articoli tra loro. Non creare categorie e tag semivuoti.

    I tag non sono keyword

  12. Mancanza di contenuti multimediali : i contenuti multimediali come immagini, video e grafici possono migliorare significativamente l’engagement dell’utente e la comprensione del contenuto. I motori di ricerca tendono a valorizzare le pagine che offrono un’esperienza utente ricca e coinvolgente. Includi elementi multimediali pertinenti e ottimizzati nel tuo sito per rendere il contenuto più attraente e facile da capire. Addirittura inserendo video e infografiche. Questo aiuterà l’indicizzazione globale e potrai posizionarti per ricerche tematiche e tipologiche differenti (Google Immagini, News, Video, Maps, ecc). Tutto traffico in più.
  13. Uso eccessivo di termini tecnici : l’uso eccessivo di linguaggio tecnico o di settore può rendere il tuo contenuto inaccessibile a un pubblico più ampio perché è importante scrivere in modo che il tuo sito sia comprensibile alla maggior parte degli utenti. Quando usi termini tecnici, fornisci spiegazioni o definizioni per renderli accessibili a tutti. Questo non solo migliora l’usabilità, ma può anche aiutare i motori di ricerca a capire meglio il tuo contenuto.
  14. Contenuto vuoto generato dai CMS : alcuni sistemi di gestione dei contenuti (CMS) possono creare automaticamente pagine vuote o con poco contenuto. Monitora il tuo sito verificando se esistono archivi vuoti e rimuovili, poiché possono essere percepite come di bassa qualità dai motori di ricerca.
  15. Contenuti solo emozionali : se da un lato lo storytelling aiuta a raccontare i fatti coinvolgendo il lettore, dall’altro diluisce le informazioni e rischia di allungare il brodo inutilmente. A seconda del progetto è molto importante scegliere con cura il tono di voce, la lunghezza e l’emozionalità del testo. Come sempre trova il giusto mix per tenere il lettore incollato al testo, ma rimanendo focalizzato e utile. Vista la mole di contenuto che vengono analizzati dai motori, gli algoritmi sono in grado di capire se vai fuori tema.
  16. Contenuti protetti o non raggiungibili: una volta mi hanno chiesto come mai una pagina non fosse indicizzata. Mi faccio mandare il link e scopro che serve la password per entrare. Come per gli umani, anche i motori hanno difficoltà ad analizzare sezioni del sito protette da password, login o JavaScript bloccante (codice che richiede operazioni per farti proseguire). Non c’è soluzione, se vuoi che un contenuto sia indicizzato, deve essere raggiungibile.

Leggi, regole, best practice

Altre considerazioni importanti che rischiano di compromettere il lavoro

  1. Violazioni delle linee guida dei motori di ricerca : l’uso di tecniche di ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) non approvate, come lo spamming di parole chiave o la creazione di contenuti ingannevoli, può portare a penalizzazioni. È fondamentale aderire alle linee guida stabilite dai motori di ricerca per mantenere una buona visibilità. Ogni motore ha una documentazione molto ben fatta su come approcciare. Resta informato sulle migliori pratiche SEO e assicurati che il tuo sito le segua scrupolosamente le linee guida.
  2. Problemi legali : contenuti che violano le leggi, come quelli coperti da copyright senza autorizzazione, possono essere rimossi o penalizzati dai motori di ricerca. Anche se un motore difficilmente riesce a stabilirne la proprietà di un contenuto e capita anche che confonda l’originale con la copia, è importante assicurarsi che tutto il contenuto del tuo sito rispetti le leggi vigenti. Una buona pratica è utilizzare solo contenuti originali o acquisiti legalmente. Molte volte sono proprio gli utenti a segnalare alcuni contenuti e alcuni progetti web e decretarne la penalizzazione (a volte le penalizzazioni sono manuali, le più gravi, e sono riportate in Search Console)
  3. Censura geografica o politica : in alcune regioni, i contenuti possono essere soggetti a censura o restrizioni politiche o geografiche. Questo può influenzare la visibilità del tuo sito in quelle aree. Per mitigare questo problema, è importante essere consapevoli delle restrizioni locali e, se possibile, adattare il contenuto per rispettare tali normative. Soprattutto per argomenti come i social, il porno, il betting e alcune organizzazioni specifiche, un sito potrebbe essere vietato o penalizzato
  4. Pubblicazione di nuove pagine : le nuove pagine possono impiegare del tempo prima di essere scoperte e indicizzate dai motori di ricerca. Generalmente un motore di ricerca come Google è molto rapido, ma è comunque importante promuovere attivamente le nuove pagine attraverso i link interni, l’aggiornamento della sitemap e l’uso di social media e altre piattaforme per attirare l’attenzione su di esse. Puoi utilizzare lo strumento specifico per il Controllo URL. Questo può accelerare il processo, specialmente per i contenuti nuovi e importanti
  5. Verifica dell’indicizzazione tramite Google Search Console : Google Search Console è uno strumento indispensabile per monitorare come Google vede il tuo sito. Consente di verificare l’indicizzazione, monitorare le prestazioni nei risultati di ricerca e identificare eventuali problemi che potrebbero influenzare la visibilità del sito. Se non l’hai mai utilizzato, sappi che è lo strumento principale per analizzare il comportamento dei motori nei confronti del tuo sito e soprattutto cosa funziona e cosa crea problemi. Dalle pagine scansionate alla query con cui ti trovano, dai Core Web Vitals fino a Sitemap, Discover e Google News, potrai verificare lo stato del tuo sito in tempo reale. screenshot search console aspiriner
  6. Uso dell’operatore “site:” su Google : digitare “site:iltuosito.com” su Google può fornire una panoramica rapida delle pagine del tuo sito che sono state indicizzate. È un modo semplice per controllare se le nuove pagine sono state riconosciute e indicizzate, per verificare se è stato hackerato (troveresti molte pagine che non hai creato tu), per controllare come si presentano i vari snippet, ecc.
    Il comando si digita direttamente nella barra degli indirizzi del Browser o nel campo di ricerca di Google e mostra in tempo reale il numero di pagine attualmente indicizzate.
  7. Linkare il nuovo contenuto da pagine più vecchie : creare link interni da pagine già stabilite e autorevoli a nuove pagine può accelerarne la scansione e l’indicizzazione. Questo non solo guida il traffico verso le nuove pagine ma mostra anche ai motori di ricerca la relazione e la rilevanza tra i diversi contenuti. Se una pagina importante collega un nuovo contenuto, in teoria anche il contenuto di destinazione sarà importante. Usa questa strategia anche per verificare se contenuti obsoleti o statici meritano di essere aggiornati e mantenuti o cancellati definitivamente.
  8. Mancanza di autorità del dominio : siti nuovi o con pochi collegamenti dall’esterno (backlink) possono lottare per guadagnare autorità agli occhi dei motori di ricerca. È molto importante rendersi autorevoli e costruire la tua autorità con contenuti di alta qualità, ottenendo backlink da siti autorevoli e partecipando attivamente in comunità online pertinenti al tuo settore.
    Inoltre avere informazioni esaustive e di contatto, riferimenti a directory di settore, mappe e archivi, aiuta i motori a catalogare il tuo sito e riconoscerne autorevolezza
  9. Social signals deboli : anche se il ruolo dei social signals (segnali social) nella SEO è oggetto di dibattito, una presenza forte e coinvolgente sui social media può migliorare la visibilità e la reputazione del tuo sito. Sfrutta i social media per condividere i tuoi contenuti e interagire con il tuo pubblico.
    I link inseriti nei social sono “nofollow”. Significa che il motore non trasmette potere e autorevolezza al link di destinazione. Ma l’effetto di trasferimento del traffico, i valori di tempo di permanenza e altre statistiche, danno ai motori un segnale di quanto sia stato apprezzata quella condivisione. Tentar non nuoce.
  10. Fattori esterni : fattori come i cambiamenti negli algoritmi dei motori di ricerca o nelle abitudini degli utenti possono influenzare il posizionamento del tuo sito. Resta aggiornato sulle tendenze SEO e adatta la tua strategia di conseguenza. Sui canali ufficiali dei motori trovi linee guida, annunci, novità e come funzionano i vari strumenti. Il sito da cui partire per la SEO su GOOGLE è il Centro Assistenza alla Search Console
  11. Accessibilità : rendere il sito accessibile a non vedenti, a chi usa tecnologie assistive e a tutte le persone con problemi di mobilità (con integrazioni di menu dedicati e salti di pagina) migliora la possibilità che la scansione vada a buon fine, che sia indicizzato per alcune ricerche specifiche e che sia consigliato nei risultati delle ricerche fatte da dispositivi specifici.

Questo articolo è in continuo aggiornamento sulla base della mia esperienza e di casi reali che affronto con i clienti ogni giorno. Per avere un quadro generale della SEO e della sua complessità, ti consiglio di acquistare la CHECKMAP SEO per non dimenticare nessun fattore fondamentale per la scansione, l’indicizzazione… e soprattutto il posizionamento del tuo sito internet.

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