Molti sviluppatori di siti internet si lamentano che il loro sito non appare. Altri che i risultati privilegino sempre gli stessi. La cosa simpatica è che nelle prime conferenze di presentazione del sistema di indicizzazione, come simbolo c’era il computer Hal9000 che è l’elaboratore difettoso di 2001 Odissea nello spazio. È come se nella presentazione di una nuova auto, usassero un modello incidentato… In realtà l’obiettivo è l’intelligenza artificiale, e da anni ci stanno lavorando, ma per ora dobbiamo “accontentarci” di uno spider che setaccia la rete e cerca tutti i siti internet che può, dando ad ognuno una certa importanza. Riuscendoci abbastanza bene. Vediamo come fa…

Spider e Page Rank di Google

Molto sinteticamente possiamo dire che Google abbia due funzioni principali: cercare le informazioni in rete (tramite lo Spider) e indicizzare, catalogare e “classificare” le informazioni trovate (il Page Rank). Le due funzioni di base, che lo hanno reso il sito più visitato al mondo, sono la chiave di tutto: indicizzare e classificare. Proviamo a spiegare brevemente come funzionano queste due attività.

  1. Indicizzare
    La prima fase consiste nello scorrere il maggior numero di siti possibile e raccogliere informazioni da analizzare
  2. Classificare
    La seconda fase invece cerca di dare un valore ad ogni contenuto trovato per capire se risponderà correttamente ad una delle possibili ricerche fatte dai navigatori

Per migliorare continuamente il suo algoritmo (cioè con quale criteri matematici indicizzare e classificare i siti internet), Google raccoglie circa un miliardo di ricerche al giorno, le analizza e migliora i risultati proposti.

Google Globe experiment
Google Globe experiment

Questo permette di consegnare al navigatore risultati affidabili e veloci. In questa foto potete vedere un’applicativo presente negli uffici di Google che mostra, con ogni colonnina luminosa, circa 30 ricerche effettuate in un certo punto del pianeta. Così facendo ha controllo di eventuali picchi, tendenze e anomalie.

Ovviamente fa migliaia di altre cose, molto comuni, dalla posta elettronica con Gmail, alle mappe per il navigatore con Maps, passando per la digitalizzazione dei libri… Attività che danno fastidio ai grandi player storici che avevano fondato la loro attività sulla divulgazione delle informazioni. Google sta diventando un nemico!

Google: nemico di tutti

Se digitalizza i libri dà fastidio all’editoria e agli autori.
Quando inizia a diffondere notizie con Google News viene accusato dalla stampa di rubare il lavoro alle testate giornalistiche.
Quando inizia a diffondere video comprando  YouTube crea scompiglio nell’industria musicale e televisiva.
Quando inizia a fotografare le strade per diffondere mappe realistiche su Google Maps e Google Earth, fa saltare i nervi ai difensori della privacy.

Insomma, non si salva nessuno. Eppure tutti lo usano e ci sono più di un miliardo di ricerche al giorno

Ma a cosa è dovuto il successo di Google?

Quanti dati ha Google?

Si parla di petabyte, ovvero milioni di gigabyte, ovvero miliardi di miliardi di libri.
Per un uomo si tratta di dimensioni e quantità non misurabili. Ovviamente tutti questi dati non potevano essere memorizzati in semplici computer desktop.

Così Google inizia a spostare tutti i dati in cloud, ovvero su macchine server molto potenti e capienti, modulabili e moltiplicabili.

Siccome la potenza di calcolo utilizzata è enorme e richiede tanta energia elettrica, inevitabilmente richiede refrigerazione.

Per soddisfare questi bisogni tecnologici compra un’intera zona che una volta era la patria dei mobilifici più grandi d’America, dove acqua e energia elettrica non mancano di sicuro. Un contratto di 30 anni esentasse sulle proprietà degli impianti. Qui vengono raccolti gran parte dei dati. E da quel momento altri 34 poli sparsi nel mondo. Non ci è dato sapere però il numero esatto di server di proprietà Google. Se ci pensi, oggi è l’azienda con più dati al mondo e tutto è nato da un garage, come al solito…

Ma non è finita qui, stanno già pensando a piattaforme in mezzo al mare, alimentate dai movimenti della marea e dalla luce solare, per abbattere costi di alimentazione e raffreddamento.

server di Google nella sede di Mountain View
server di Google nella sede di Mountain View

 

Quante storie nascono dalla Stanford University

Larry Page e Sergey Brin, due studenti della Stanford University, con pezzi di ricambio dismessi dall’università iniziano a programmare un motore di ricerca. Uno voleva cambiare il mondo, l’altro era un bambino prodigio della matematica. I loro insegnanti dichiarano di essere stupiti da tanta conoscenza e dedizione a soli 19 anni. Entrambi vedevano internet come una grande opportunità e fino a quel momento, per cercare informazioni usavano Altavista.

Larry Page e Sergey Brin fondatori di Google
Larry Page e Sergey Brin fondatori di Google

Altavista era il più importante motore di ricerca, ma classificava quasi solo in base alla densità della parola cercata (la famosa keyword density tanto osannata dagli esperti seo).

Il progetto dei due ragazzi invece consisteva in un motore di ricerca che valorizzasse link tra i vari siti internet per riconoscere l’autorevolezza di un contenuto. La teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra i siti web (topologia) avrebbe prodotto risultati migliori li portò a creare un mostro che analizzasse il testo, i titoli e la formattazione, desse priorità agli articoli più consistenti e completi, analizzasse il codice, la velocità, i meta tag e come detto… la relazione e il numeri di link tra i siti collegati.

Ovviamente un prodotto così evoluto, dotato di uno spider più preciso e veloce dei concorrenti dell’epoca, prese subito il largo e in pochi anni spazzò via la concorrenza diventando il motore di ricerca per eccellenza. La prima versione si chiamava: BackRub

Il dominio google.com è stato registrato il 15 settembre 1997 e quasi un anno dopo, il 4 settembre 1998, è stata fondata la società Google LLC.

Significato del nome Google

Il nome nasce per un errore di trascrizione di Googol (che significa un numero composto da 1 seguito da cento zeri), termine coniato nel 1938 da Milton Sirotta. L’uso della parola riflette proprio la volontà della società Google, di indicizzare e organizzare l’immensa quantità di siti internet disponibili.

Ecco come nasce il nome Google, per errore… però non è poi così male!

Com’è tradizione nella Silicon Valley, iniziarono a lavorare in un garage, affittato per 300/400 dollari al mese in una villetta al numero 232 di Santa Margarita Avenue in Menlo Park. Questa vicenda ricorda esattamente Steve Jobs. Era una situazione precaria, come lo era lo sviluppo del motore di ricerca. Infatti fino al 1999 tennero la scritta Beta, che indica che il progetto è in fase di test, anche se contava già 500.000 ricerche al giorno ed era già finito sui giornali, in tv e nel mirino di aziende interessate all’acquisizione.

Una svolta importante si ha quando si mettono in contatto con David Filo, amico e fondatore di Yahoo!. Lui consiglia vivamente di non vendere il servizio e fare tutto da soli. Mai consiglio fu più azzeccato.

nell’ottobre del 2003 Page e Brin rifiutano un’offerta milionaria di Microsoft

Come nasce il logo Google?

Come già detto, usavano pezzi di ricambio, computer dismessi e cercavano di ottimizzare spazio e costi in ogni dettaglio. Per unire più dischi rigidi (hard disk) in una sola macchina, non utilizzano un case standard, ma lo costruiscono con mattoncini colorati simili ai Lego. Ecco perché fin da subito, il logo è una composizione di pezzi colorati nei quattro colori che conosciamo.

Poi come ogni azienda che si rispetti, per tenersi al passo coi tempi e non sembrare obsoleti, fecero numerosi rebranding. Potete vederlo in questa immagine.

evoluzione e rebranding del logo Google
evoluzione e rebranding del logo Google

Selezione del personale in Google

Nella prima fase, quando il motore di ricerca iniziava a indicizzare milioni di siti e rispondeva ormai a milioni di ricerche nell’arco delle 24 ore, ogni giorno serviva un nuovo dipendente per far fronte alle esigenze tecnologiche.

L’azienda però era nata fin da subito con una filosofia di benessere tra gli operatori. Non volevano assumere nessuno che potesse incrinare i rapporti dal punto di vista caratteriale. Nonostante le capacità, molte persone qualificate venivano scartate per il carattere incompatibile.

Un milione di curriculum

Google riceve ogni giorno circa un milione di richieste di impiego. La selezione ovviamente è molto dura, per assumere solo i migliori.

Infatti una frase che è diffusa negli uffici è che quando entri in una sede di Google capisci che tutti quelli che stanno lavorando sanno fare le cose meglio di te (e credo sia molto probabile).
Alcuni dipendenti, prima di essere assunti hanno superato 10/15 colloqui. A volte addirittura con i fondatori. Ma questa selezione e attenzione ai dipendenti permette di avere persone appassionate, motivate e sicuramente talentuose.

Per migliorare Google compra le eccellenze

Avendo a disposizione capitali e persone, Google è sempre in cerca di nuove tecnologie, invenzioni e soluzioni. Quando trova qualcosa di innovativo in cui crede, lo acquista. Come ha fatto con Youtube , nel 2006, per 1.65 miliardi di dollari che risulta ancora oggi, il terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook (ma Facebook è in calo per colpa di Instagram, il suo figlioccio. Leggi l’articolo dedicato al declino di Facebook).

Per avere più fronti su cui raccogliere dati, Google comprò anche Blogger (la piattaforma gratuita di blogging) e AdSemantic (quello che oggi conosciamo come Adsense, il sistema di banner pubblicitari).

La forza delle scelte innovative e delle sue mosse strategiche è dovuto principalmente al fatto che i dipendenti erano invitiati a passare il 20% del tempo ad approfondire e testare cose che ritenessero interessanti. Questo portò in azienda un mare di grandi iniziative, invenzioni e nuove tendenze.

I primi introiti di Google

Page e Brin capiscono che devono fare due passi importanti: inserire le pubblicità per monetizzare… ma soprattutto assumere qualcuno di esperienza per gestire l’azienda.

Le richieste per occupare gli spazi pubblicitari (semplici righe di testo, come lo sono ancora oggi) continuano ad aumentare. E il sistema di pubblicità porta ottimi frutti. Per gestire assumono Eric Emerson Schmidt, esperto manager d’azienda in Novell, che diventerà amministratore delegato di Google dal 2001 al 2011 e il 119° uomo più ricco del mondo.

La sede del quartier generale Google

I cambi sede furono molti. Il primo fu a Palo Alto (anche questo un collegamento con Jobs). Si pranzava e si cenava sempre in ristoranti diversi, c’erano molti spazi per la ricreazione, e uno dei capi saldi dell’azienda era lo stile di vita.

La sede del quartier generale di Google a Mountain View: il Googleplex
La sede del quartier generale di Google a Mountain View: il Googleplex

 

Addirittura arrivarono ad assumere un cuoco per avere una cucina direttamente in azienda. Al cuoco offrirono anche dei dividendi aziendali, che rifiutò pensando che l’azienda non avrebbe avuto vita lunga. Invece l’azienda continua a crescere, assumere e incassare, tanto che viene creato un enorme complesso, dedicato interamente all’azienda, ma dove trovano posto anche ristoranti, parrucchiere e spazi ricreativi. Siamo a Mountain View, la cittadina della Silicon Valley dove ha sede il quartier generale di Google (chiamato Googleplex). Sta per diventare la più grande città d’America con una connessione web completamente gratuita. La compagnia ha infatti deciso di trasformarla in una enorme “wireless zone”.

La rete è accessibile gratuitamente non solo ai 72.000 abitanti di Mountain View, ma anche a chiunque visiti la città o ci lavori, compresi quindi gli oltre 1.000 impiegati della concorrente Microsoft, che a Mountain View ha aperto un campus di quasi 10 ettari.

Google crea Gmail

Poi, il dipendente n.23 di Google inventa Gmail in una notte, il servizio di posta elettronica. Ma le menti diaboliche di Page e Brin non si fermano al servizio. Inseriscono immediatamente della pubblicità a fianco al servizio di posta, che mostra annunci a tema,in base al contenuto delle email…

Ovviamente è un’idea spaventosa, perché c’è un problema di privacy. In realtà i dati non vengono divulgati a terzi. Servono solo per presentare pubblicità attinenti e profilate.

Google diventa grande

Il 19 agosto 2004 Google viene quotato in borsa. L’offerta pubblica iniziale è enorme, Google entra nei dizionari, Larry Page e Sergey Brin diventano milionari in poche ore.

Il primo sito brevettato

Dal 1° settembre 2009, dopo una richiesta da parte di Google inoltrata nel 2004, è stato accettato dall’United States Patent and Trademark Office un brevetto che mira a difendere il design minimalista della pagina principale di Google.

Si tratta di un fatto senza precedenti, il primo caso in assoluto in cui una pagina web o parte di essa viene protetta da un brevetto allo scopo di proteggerne l’unicità. Unicità che si vede anche nella gestione del personale e soprattutto delle routine quotidiane.

Morning Routine

Internamente hanno delle procedure e delle abitudini che permettono la freschezza mentale e la produttività. Tutte le mattine gli ingegneri fanno una riunione in piedi, di soli 10 minuti.

Parla solo chi ha un gadget a forma di  “matitona” in mano e il suo speech non può durare più di un minuto. Poi passa la matita come una staffetta, e l’attenzione passa ad un altro membro.

Parlano tutti, poco tempo, concretamente! Tecnica funzionale e costruttiva.

Un volta alla settimana, invece, fanno una passeggiata all’aperto dove avviene più o meno la stessa cosa. Queste piccole abitudini permettono all’azienda di rimanere sempre focalizzata sul core business: la raccolta e l’analisi dei dati.

Alcune curiosità

  • In determinate date, il logo nella home page cambia, anche in versione interattiva o animata, per celebrare particolari ricorrenze. Viene chiamato doodle e si può trovare l’archivio delle animazioni a questo indirizzo.
  • Se si digita do a barrel roll, la pagina di ricerca girerà di 360°, se si cerca invece tilt la pagina si inclinerà a destra.
  • Cercando Thanos e cliccando sull’icona a forma di guanto alcuni dei risultati della ricerca spariranno. È una chiara citazione al film Avengers: Infinity War uscito nel 2018

La mia domanda:

Quante ricerche fai su Google ogni giorno?

 

ABBIAMO PARLATO DI:

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